Oggi siamo in grado di offrirVi la nostra consulenza e assistenza per poter investire i Vostri capitali in BENI RIFUGIO.
Siamo in un periodo di rivoluzione della finanza mondiale, in Italia soprattutto grazie a queste principali cause:
- Tassi tendenti allo 0 o addirittura negativi
- Dubbi sui classici prodotti degli investitori italiani (Bot, obbligazioni della Banca sotto casa etc. etc.)
- Grandi rientri di capitali da Voluntary Disclosure (*) e rimborso dei Bond Argentini.
Questo ha portato ad un record storico di liquidità disponibile, malgrado lo spettro del Bail In (**), che teoricamente dovrebbe spingere i risparmiatori a lasciare il minimo indispensabile sui conti correnti e a cercare strumenti di investimento alternativo.
Quale strumento alternativo, negli ultimi anni, sono i DIAMANTI DA INVESTIMENTO: l’investimento in diamanti è cresciuto a doppia cifra.
La scelta del DIAMANTE come strumento di investimento alternativo è incentivato anche dal fatto che l’oro, che era fino a qualche anno fa BENE RIFUGIO per antonomasia, con il suo ingresso in borsa è di fatto passato nella grande famiglia degli strumenti speculativi, lasciando campo libero ai DIAMANTI.
Proprio per questo nasce l’esigenza di completare l’offerta delle soluzioni a disposizione dei proprio clienti e far loro allocare una parte del patrimonio personale in BENI RIFUGIO ovvero DIAMANTI DA INVESTIMENTO, generalmente in una percentuale compresa tra il 5 e il 25%, con un orizzonte temporale meglio lungo.
I nostri DIAMANTI DA INVESTIMENTO sono certificati da 3 Istituti riconosciuti a livello mondiale (GIA / IGI / HRD) e la certificazione stessa è garanzia della qualità e delle provenienza delle pietre.
Per ulteriore tranquillità, i certificatori incidono a laser il numero di certificazione direttamente sulla corona del diamante.
L’allocazione di una parte del proprio patrimonio in DIAMANTI, permetterà di avere degli interessi eccezionali (minimo GARANTITO 4,5%) rispetto al mercato odierno, con un orizzonte temporale medio lungo (minimo 7 anni).
Es. 100.000 euro investiti oggi, tra 7 anni minimo 131.500 euro, tra 8 anni minimo 136.000 euro, 10 anni 145.000 euro.
NON DIMENTICANDO CHE:
- Non è soggetto a tassazione sull’incremento di valore (NO 26% capital gain)
- È un bene reale, riconosciuto, vendibile in tutto il mondo
- Non segue l’asse ereditario
- È un bene al portatore (deve essere accompagnato dal certificato
- La società personalizza sempre il lotto per garantirne la qualità e massima rivedibilità
- La custodia da parte della società è GRATUITA per tutta la durata
- Custodiamo il bene in caveau di banche (Milano accordi Nazionali, Svizzera accordi Internazionali)
- Se si sceglie questa opzione in qualsiasi momento si può richiedere il proprio lotto (consegnato entro 30 giorni), viceversa il cliente PUO’ richiedere la consegna ma senza poter successivamente richiedere la custodia
- Non applichiamo nessuna commissione di ricollocamento, a differenza degli attuali concorrenti (banche) che richiedono una commissione compresa tra il 7 e il 16% sul controvalore totale
L’investimento minimo richiesto è di 5.000 euro e comunque non facciamo investire MAI più del 10% del capitale disponibile.
A maggior chiarimento alleghiamo un piacevole video di presentazione.
Ps: oltre che di diamante da investimento, ci occupiamo di ricercare anche specifici diamanti per caratura e/o colore; forniamo anche diamanti ai gioiellieri produttori stante la scontistica molto elevata: la nostra azienda di collaborazione è al terzo anello della piramide di vendita di diamanti – cava, produttore-venditore, la nostra azienda -e questo ci permette di essere altamente concorrenziali.
(*) La Voluntary Disclosure permette gli italiani che hanno interessi, attività finanziarie e patrimoni all'estero, e che sono sconosciuti all' Agenzia delle Entrate, di fare pace con il fisco e di regolarizzare la loro posizione, anche sul piano penale, pagando le imposte scontata, e di ottenere uno sconto in alcuni casi.
(**) Il bail-in è uno strumento che evita il dissesto e ricostituisce il capitale di un istituto di credito attraverso la copertura delle perdite imposte agli azionisti, ai creditori (titolari di obbligazioni non garantite), ai correntisti sopra i 100 mila euro e infine tramite l’intervento, se necessario, del fondo di risoluzione, gestito nel nostro Paese da Banca d’Italia.